CCNL Metalmeccanica Industria: respinto il dialogo sul rinnovo del contratto

Le associazioni datoriali ribadiscono le loro precondizioni senza fornire ulteriori elementi alla ripresa della trattativa

A seguito dello sciopero avvenuto il 20 giugno 2025, le Organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm hanno partecipato alla riunione, presieduta dalla Ministra del lavoro, insieme alla parte datoriale Federmeccanica e Assistal.

La Ministra del lavoro ha espresso la disponibilità, del Ministero, su iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a sostenere la vertenza contrattuale mettendo a diposizione le competenze del dicastero. Federmeccanica e Assistal, invero, hanno sottolineato la loro indisponibilità a discutere del rinnovo del contratto di settore, dei minimi tabellari, in termini di definizione del loro valore e di soluzioni che si collochino fuori dalla previsione IPCA . 

Inoltre, le OO.SS. hanno ribadito la grave anomalia di questa vertenza, che non ha mai avuto un confronto concreto sul quale incardinare la trattativa, e sottolineato la volontà a discutere senza pregiudiziali, partendo dai contenuti della piattaforma presentata. 

Pertanto, le sigle sindacali hanno dichiarato la necessità di riaprire il negoziato senza posizioni pregiudiziali lasciando al tavolo la capacità di trovare tutte le mediazioni e la Ministra, a conclusione dell’incontro, ha sottolineato l’intenzione di accompagnare questa vertenza richiamando tutte le parti a riaprire il dialogo.

La riunione si è conclusa senza la definizione di una data per il proseguimento del confronto a causa della indisponibilità delle associazioni datoriali Federmeccanica e Assistal. 

CCNL Miniere: aperta la trattativa per il rinnovo del contratto

Le Organizzazioni sindacali hanno presentato la piattaforma rivendicativa

Il 18 giugno 2025, le Parti sociali Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e Assorisorse si sono incontrate per discutere il rinnovo del CCNL che interessa le lavoratrici ed i lavoratori del settore delle Miniere. Il contratto è scaduto lo scorso 31 marzo. 

Attraverso la piattaforma rivendicativa, le OO.SS. hanno avanzato la richiesta di un aumento salariale per il triennio 1° aprile 2025 – 31 marzo 2028 di 300,00 euro al 5° livello e una riforma del sistema classificatorio. E’ stata proposta anche l’introduzione del libretto formativo digitale e di istituzioni paritetiche dedicate alla formazione e politica di genere. 

Con riferimento al welfare contrattuale, richiesto l’incremento a carico dell’azienda nei fondi sanitari e previdenziali, e la realizzazione politiche di allargamento della platea di accesso ai fondi. Sulla sicurezza i sindacati hanno ribadito l’esigenza di strumenti formativi con una giornata in più all’anno.

In conclusione, le sigle ritengono sia necessario una sottoscrizione rapida del rinnovo, per affrontare la crisi economica che i dipendenti del settore stanno vivendo, a causa della pesante inflazione di questi anni per difendere il potere d’acquisto dei salari.

 

DSU precompilata: implementata l’esclusione automatica dei titoli di Stato

La riduzione è valida fino a un valore massimo di 50.000 euro per nucleo familiare (INPS, messaggio 16 giugno 2025, n. 1895).

L’INPS ha comunicato che il servizio di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) in modalità precompilata, a partire dal 16 giugno 2025, è stato implementato con i valori del patrimonio mobiliare al netto dei titoli di Stato, dei buoni fruttiferi postali e dei libretti di risparmio postale.

La riduzione si riferisce al patrimonio mobiliare posseduto al 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU, fino a un valore complessivo massimo di 50.000 euro per nucleo familiare.

La riduzione è applicata secondo il seguente ordine di priorità: si riducono i valori del dichiarante, poi quelli degli altri componenti del nucleo in ordine di età, partendo dal più anziano. Infine, nel caso ci siano ancora valori da ridurre, si applica anche ai genitori non coniugati e non conviventi.

Nell’ambito del medesimo soggetto, l’esclusione è applicata ai rapporti finanziari secondo il seguente ordine di priorità: prima si riducono i titoli di Stato (codici 2 e 6), poi i buoni fruttiferi postali (codici 7 e operatore finanziario Poste), e per ultimi i libretti di risparmio postale (codici 3 e operatore finanziario Poste). 

In calce al Quadro FC2 dei componenti per i quali sono state applicate le riduzioni, cliccando sul pulsante “Apri Dettaglio Decurtazione applicata” è possibile visualizzare una tabella che riassume le esclusioni fatte ai valori patrimoniali. Il dichiarante deve controllare i dati del Quadro FC2, in particolare i valori dei rapporti finanziari, e può accettarli o modificarli in base a quanto previsto dalla normativa.

Nel caso, invece, di presentazione della DSU in modalità autodichiarata, il messaggio spiega che per i libretti di risparmio postale la riduzione dei valori deve essere effettuata sia nel campo “Saldo al 31 dicembre”, sia nel campo “Giacenza media” del Quadro FC2.